Amare se stessi è l’inizio di una storia d’amore lunga tutta la vita.
(Oscar Wilde)
Amare se stessi è una condizione necessaria per riuscire ad amare e rispettare chi ci circonda.
Perché alla base dell’amore ci sono la consapevolezza e il rispetto di sé e degli altri.
Senza rispetto, non c’è amore, ma un appannaggio dello stesso.
Amare non è possesso.
Amare non è imposizione.
Amare non è commiserazione.
Amare non è paura.
Amare non è accettazione.
Il primo passo per amarsi e amare gli altri è essere consapevoli del proprio valore e delle proprie esigenze. È prendersi il tempo di leggere il proprio e l’altrui modo di voler bene.
Amare, e amarsi, significa interrogarsi, guardarsi dentro, mettersi in gioco.
Significa sfatare il detto:”l’amore è cieco”.
Oggi, più che mai, è importante amare ad occhi aperti.
In questi giorni i terribili fatti di cronaca, in particolare l’ultimo femminicidio di Giulia Cecchettin, la 22enne uccisa dal suo ex fidanzato, ci portano a riprendere un tema già trattato in passato: il tema della violenza sulle donne e delle relazioni sbagliate in cui molte di loro restano invischiate come vittime nella tela di un ragno.
Quest’anno, solo in Italia, i femminicidi sono stati più di un centinaio e, dato particolarmente allarmante, l’età media delle vittime si sta abbassando.
Se da una parte si puntano i piedi per la libertà e l’emancipazione delle donne, dall’altra ancora lunga è la strada da farsi per evitare che fatti del genere continuino ad accadere.
Sono ancora molte, e troppe, le donne vittime di violenze sia fuori che dentro le mura domestiche senza distinzione di età o fascia sociale.
Sono ancora troppe le donne che si adeguano, subiscono e si trovano intrappolate in rapporti logoranti.
Ma se razionalmente è spesso facile fare diagnosi, specialmente a posteriori, ciò che oggi serve è una maggior educazione e cultura verso il rispetto e la consapevolezza di sé e degli altri.
Che cosa fare? Come agire?
Promuoviamo un cambiamento culturale che aiuti le nuove generazioni ad acquisire strumenti utili e concreti per rafforzare valori quali: rispetto di sé e degli altri e senso di responsabilità.
Che li porti a sviluppare capacità come l’ascolto attivo, l’empatia, il dialogo e il confronto costruttivo.
Agiamo per portare i giovani a sviluppare una consapevolezza emotiva che li aiuti ad essere in grado di gestire stress, ansia, critiche, feedback, rifiuti o fallimenti. Che li porti a controllare le emozioni nella loro interezza e a non aver paura di chiedere aiuto quando qualcosa sfugge dal loro controllo.
Cerchiamo di far capire loro che ogni difficoltà è un’opportunità, che:
ogni sogno cede il posto a un sogno nuovo, e non bisogna volerne trattenere alcuno.
(Herman Hess)
Ricordiamo ai giovani, e ai meno giovani, che come diceva Eleanor Roosvelt:
Nessuno può farti sentire inferiore, senza il tuo permesso.
Questo, in primis, dovrebbe essere il monito che tutti noi dovremmo tenere a mente quando la nostra strada incontra quella di qualcun altro sia nella vita privata sia nella vita professionale.
Se desideri approfondire questi temi scrivici a info@lifecoachitaly.it