RESTARE O VOLARE?

Tentare di farcela da soli, ma cadere. Provare ancora, facendosi del male. Insistere, riprovare, continuare a ricadere e poi di nuovo a fatica fare ancora altri tentativi, sbattendo la testa e rovinando a terra. Cosa fareste in condizioni simili, continuereste a provare o lascereste perdere?

Forse qualcuno lascerebbe perdere, senza ricordarsi che in passato ce l’ha fatta! Molti anni fa ha superato sforzi e ostacoli che sembravano insormontabili, fino a restare in piedi, fino a compiere i primi passi e poi, addirittura, è riuscito a correre e a pedalare! E quanti anni aveva questo campione di resistenza? Circa 18 mesi. A quell’età siamo riusciti a superare le prime dure prove della vita, con successo, senza farci scoraggiare da paure o da dubbi: sarò all’altezza di camminare come gli altri? E se poi non riuscirò ad andare spedito? E se poi mi renderò ridicolo?

E se…e se. A quei tempi seguivamo solo il nostro sano istinto, il desiderio inconscio di realizzare le potenzialità che la natura ci ha donato; non invidiavamo chi camminava, ma ne eravamo affascinati. Erano modelli da emulare! Roy Martina sostiene che alla nascita il software che regola la nostra mente è perfetto e sofisticato, ma con il tempo qualcosa lo rovina. Un genitore troppo apprensivo, un maestro severo, un rimprovero, un’esperienza vissuta male o una carezza mancata, immettono un virus che fa andare in tilt il nostro meraviglioso meccanismo. E così non si riesce più ad ascoltare l’istinto, ma solo la paura di sbagliare, il timore del giudizio altrui, di non farcela. Siamo noi stessi ad aggiungere con il tempo altri virus, abbarbicati a vecchie e dannose abitudini, vittime di resistenze a cambiare, ad evolvere. Chiusi nel bozzolo che noi stessi abbiamo creato. Quando è il momento di spezzare le nostre catene? Semplicemente quando sentiamo la morsa ai polsi troppo stretta e ci manca l’aria per respirare. Ma come fare?  Ascoltandoci, recuperando quelle forze straordinarie che sono sempre in noi, pronte a farci ritrovare la via alla nostra realizzazione.

Le ali sono pronte, basta un po’ d’olio agli ingranaggi, qualche esercizio di allenamento e presto saranno pronte per sostenervi in un volo alto. Da lassù le prospettive cambiano, si ampliano, tutto si ridimensiona e la meta diventa più facile da individuare e da raggiungere.

Gli innocenti non sapevano che la cosa era impossibile, dunque la fecero.
(Bertrand Russel)

Giovanna Giuffredi

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