Quello che manca al mondo
E’ un poco di silenzio,
Quello che manca in questo mondo
E’ il perdono
Che non vedo e non sento.
Tutta la gente intorno sogna
Di cavalcare il temporale
Quello che serve alla vita
È acqua e sale.
Quello che manca al mondo…, è uno dei bellissimi brani tratto dalla raccolta Decadancing di Ivano Fossati. Musica e parole che mettono a nudo la necessità di fermarsi, di restare in silenzio, di sospendere inutili chiacchiere e frastuoni, di lasciare lo spazio per ascoltare la voce del silenzio o per ascoltare attentamente il resto del mondo, senza interferenze.
Le persone hanno molto spesso bisogno di parlare, e lo fanno con chiunque capiti loro a tiro in modo unidirezionale, senza lasciarsi la possibilità di cogliere un’altra opinione. E di rado lo fanno con l’unica persona che sarebbe in grado di capire davvero cosa le appassiona o le tormenta, di conoscere ogni piega del loro animo; una persona che ha condiviso da sempre gioie e dolori, che ha custodito segreti inconfessabili, che ha sognato e realizzato insieme a loro piccole e grandi imprese: sè stessi.
“Che ne è stato dei sogni di questo tempo, di che cosa parliamo in questa vita, di che cosa nutriamo i nostri figli…”
Lo spazio per ascoltarsi, apre anche le porte alla capacità di comprendere meglio le ragioni degli altri, è lo spazio della tolleranza, del tempo per dare valore a tutti gli errori che insegnano e per concedersi la via del perdono, per lasciare andare ciò che non serve. E’ lo spazio che, se rispettato, permette di cogliere il senso del nostro agire, di apprezzare la forza delle emozioni, decifrando i messaggi autentici dei pensieri, di riconoscere il valore delle cose essenziali, dell’acqua e del sale, e di nutrire i sogni che ispirano la strada da seguire.
Giovanna Giuffredi
Tratto da: Coaching Time