PROSPETTIVE DI CAMBIAMENTO

Ora il clima è migliore, non ci sono più tensioni, le persone lavorano con maggiore motivazione e serenità.

Cosa ha permesso il cambiamento nel team di un manager che fino a poco tempo prima faceva fatica a gestire quelle stesse persone? Un semplice salto di prospettiva: da un’attenzione prevalente ai compiti, ai fatti e ai risultati, il suo interesse si è spostato su chi ottiene quei risultati.

Questo manager non sapeva nulla della vita privata dei suoi collaboratori, nemmeno se fossero sposati o avessero figli. A lui interessava solo che facessero bene il loro lavoro, ma non era mai soddisfatto del loro impegno e faceva notare loro sempre e solo le mancanze.

E’ bastato cominciare ad osservare i suoi collaboratori nel loro lavoro, per apprezzarne le capacità e le competenze, riconoscendolo apertamente attraverso feedback diretti. E stato sufficiente ascoltare le persone per imparare a conoscerle, a comprendere il loro punto di vista, le eventuali difficoltà e cercare insieme delle soluzioni.

Questi suoi nuovi atteggiamenti, hanno innescato una serie di trasformazioni virtuose che hanno sorpreso lui per primo. I suoi collaboratori si sono sentiti valorizzati, hanno cominciato a lavorare con maggiore impegno, assumendosi nuove responsabilità e crescendo in autonomia.

Di conseguenza il capo ha potuto delegare maggiormente il lavoro per dedicarsi allo sviluppo di nuovi progetti che hanno ampliato le opportunità di carriera per tutti.

Unico vero ostacolo al cambiamento è credere che non sia possibile tentare strade nuove o aspettare che siano gli altri a cambiare.

Il manager in questione non si è mai trincerato dietro al “sono fatto così, ormai non posso cambiare”, ma con grande umiltà e disponibilità ha voluto sperimentare un nuovo approccio al lavoro e alle persone del suo team. Si è anche reso conto di aver modificato il modo di esprimersi nei loro riguardi: non usa più la seconda persona plurale “Dovete fare”, ma la prima plurale “dobbiamo fare”, si sente parte del gruppo e anzi, sostiene che sarebbe più corretto dire che ora “vogliono” fare insieme.

Se noi cambiamo, le cose inevitabilmente cambiano. Gandhi diceva “Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo”.

Giovanna Giuffredi

Tratto da: Coaching Time

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