MA IL COACHING SERVE?

Quali sono gli esiti del Coaching? Già nel 2002 il Financial Time pubblicò i risultati di uno studio dell’International Personnel Management Association, che dimostrava come la produttività del personale con la sola formazione migliorava di circa il 22%, mentre con il Coaching il miglioramento raggiungeva l’88%. Mi è capitato più di una volta che clienti, increduli di fronte ai loro stessi risultati,  mi abbiano chiesto se avessi usato la “bacchetta magica”. Di Coaching, si è cominciato a sentir parlare intorno agli anni ’50 negli Stati Uniti, si è affermato nel mondo anglosassone negli anni ’80 e successivamente si è diffuso in vari paese europei, fino a casa nostra nel corso dell’ultimo decennio. In realtà questo metodo così potente ed efficace ha radici molto più antiche…

Socrate invitava a “Conoscere se stessi”; Pindaro era solito salutare i suoi discepoli dicendo: “Diventa ciò che sei”; Parmenide sosteneva che tutto è possibile, “Basta trovare il coraggio di percorrere la via” ed Eraclito affermava: “L’unica cosa permanente è il cambiamento”. Eraclito diceva che l’unica cosa certa è il cambiamento… e se cambiare significa trasformarsi crescere, evolvere, prevenire, innovare, riconoscere limiti e cogliere opportunità… è altrettanto vero che il cambiamento consapevole avviene sulle ali della conoscenza. Impariamo dalla nostra esperienza, dai nostri errori, ma è soprattutto dalla nostra capacità di apprendere e di assimilare, che  la nostra mente entra in contatto con la sapienza collettiva e trova gli spunti per realizzare le nostre più autentiche potenzialità.

Nel Coaching il presupposto è la conoscenza e la consapevolezza di sé, delle proprie risorse e delle aree migliorabili. Dove c’è la ghianda, il Coach vede la quercia, ha piena fiducia nello sviluppo delle potenzialità delle persone e nella capacità che ciascuno ha di trovare in sé le risposte giuste ai propri problemi. Si tratta di focalizzare mete specifiche per trovare le strategie più adeguate. Occorre saper gestire convinzioni e atteggiamenti limitanti per affrontare al meglio il nuovo, agire per trasformare la paura del cambiamento in una energia tesa allo sviluppo e alla realizzazione della persona. Chi mi conosce, sa quale è la mia frase guida: “La vita che vuoi, è la sola che avrai”.

Giovanna Giuffredi

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