Quando solleviamo il coperchio di una pentola a metà cottura, troviamo all’interno masse informi, brodaglie bollenti in movimento, può capitare che uno schizzo ci bruci la mano mentre mescoliamo e, se ci limitiamo a queste esperienze, rischiamo di spegnere il fornello e di gettare via tutto. Fortunatamente l’approccio con i fornelli è di solito meno drammatico. Ma qualcosa di simile può capitare quando decidiamo di fermarci un attimo per guardarci dentro. Alcuni decidono che non c’è chiarezza, non comprendono il senso di qualcosa, alcuni pensieri fanno male e quindi si lascia stare, si fa sedimentare o, peggio che mai, si butta tutto. Ma se abbiamo la pazienza di mescolare e ogni tanto di assaggiare, di cogliere il profumo del cibo, di pregustarne il sapore e semmai immaginare la tavola apparecchiata e le persone che mangeranno con noi, arriviamo più facilmente a fine cottura.Anche se non raggiungiamo il massimo del risultato, possiamo riprovare finchè non impariamo a cucinare come ci piace.C’è chi se la cava benissimo da solo e chi in certi momenti della vita sente la necessità di un aiuto esterno. Il Coaching può essere una risposta per riprendere in mano la propria vita, ritrovare il proprio equilibrio, valorizzare risorse e competenze in funzione di risultati che si vogliono raggiungere, rimettere in ordine i propri pensieri nella sfera privata e professionale, per riascoltarsi e ritrovarsi.
Le gioie semplici, sono l’ultimo rifugio di uno spirito complesso. ( O.Wilde )
Giovanna Giuffredi