La magia del network proattivo

Reti sostenute dalla capacità di andare oltre i propri confini, di venirsi incontro con flessibilità, di offrire idee e servizi, con la disponibilità di rompere schemi precostituiti.

Si è concluso da poche ore Ri-creazione, l’evento nazionale organizzato dall’Associazione Ricrea (www.associazionericrea.org) rivolto a chi è in cerca di lavoro.
Coaching Time ha seguito da vicino le iniziative e personalmente ho incontrato giovani, disoccupati, adulti in mobilità.

Ho colto nelle persone il senso di gratitudine per avere la possibilità di ragionare con i coach sulla propria vita, di incontrare imprenditori, di valutare stage offerti da aziende, di consegnare nelle mani dei Responsabili del personale i loro curricula, di essere informati, e senza dovere nulla in cambio. Ho ascoltato i loro commenti, c’è chi ha trovato spunti per riorientare la propria vita, chi ha ritrovato fiducia nel futuro. “Mi si è aperto un mondo conosciuto, ma in cui mi sentivo isolata. La coach ha toccato le mie corde, le ha fatte suonare. La mia vita è cambiata”. Sono parole di Antonella, disoccupata in mobilità. Un flusso positivo si è messo in moto, grazie alla partecipazione di aziende, Università, enti e istituzioni, professionisti del coaching e del placement. Grazie a persone che hanno creduto fortemente in questo progetto, i risultati sono stati straordinari.

A riflettori spenti, viene naturale fare alcune riflessioni valutative. Quando al centro di un progetto c’è una buona idea che potenzialmente può produrre benefici allargati su più fronti, allora è ragionevole prevedere il successo del progetto stesso. Si sviluppano le occasioni, le opportunità, il sostegno, e si amplia la rete dei partner e dei protagonisti. È la classica filosofiawin-win, dove tutti portano a casa un beneficio. Se colleghiamo poi questo fattore alla condivisione di valori, se ciascuno sente di portare qualcosa a qualcun altro, allora l’effetto positivo è esponenziale e inarrestabile.

In aggiunta, osservando quanto è accaduto in questi giorni, c’è un X factor in più. Si chiamaproactive network, la creazione di reti sostenute dalla capacità di andare oltre i propri confini, di venirsi incontro con flessibilità, di offrire idee e servizi, con la disponibilità di rompere schemi precostituiti. Non penso solo ai canali del web, ma alla rete delle singole persone, quelle che si incontrano, si confrontano, costruiscono insieme, quelle che fanno la differenza con la loro disponibilità e generosità.

Pierpaolo Vicinanzo, il responsabile di Brain at Work, partner di Ri-creazione, in occasione di un evento mi diceva: “Se ognuno cura solo il proprio orticello, più che un po’ di verdura non si riuscirà a coltivare, ma se apriamo i confini e uniamo i pezzi delle nostre terre, possiamo cominciare anche a piantare alberi”.
E gli alberi, come è noto, producono fiori e frutti.

Giovanna Giuffredi

Tratto da: Coaching Time