Con la fine dell’anno arriva anche il consueto momento dei bilanci. Sempre più spesso sento persone che cercano di avvicinarsi a una vita che sia coerente con ciò che vogliono essere. E guardandosi indietro, percepiscono delle incongruenze. I segnali d’allarme sono fisici e mentali. Come minimo avvertono malesseri, tensioni muscolari, insonnia e un profondo stato di insoddisfazione. Come uscirne? A volte basta fermarsi, ascoltarsi, incontrare quel nucleo profondo e vitale che indica la strada da seguire. Sono tante le cose da fare, i progetti da seguire, le persone da accontentare… ma quante delle relative azioni hanno davvero un senso per chi le compie? Ecco la parola magica: il “senso”, il significato profondo che si attribuisce ad un risultato che si vuole raggiungere. La risposta ha di solito a che fare con i valori, quelle leve interiori che accendono nell’intimo le nostre azioni, che sostengono l’impegno per raggiungere certi risultati anche faticosi, che non fanno percepire la stanchezza, anzi sono fonte di energia.
Secondo Bateson (*), il senso della vita degli esseri viventi è da collegarsi al contributo che ciascuno può dare all’evoluzione, a quel processo conservativo volto ad assicurare la sopravvivenza dei sistemi correlati tra loro: l’individuo, la società in cui l’individuo vive, e l’ecosistema. Quando l’individuo perde di vista il contesto più ampio entro cui è inserito, incrina il naturale equilibrio rigenerativo e i suoi meccanismi di regolazione. La ragione perde di vista le emozioni, l’individuo non tiene conto dell’impatto che le sue azioni hanno sulla società e sulla natura, con effetti devastanti. Quando le persone sono focalizzate solo sulla soddisfazione di esigenze parziali, spesso inautentiche e indotte, spezzano la connessione con il sistema individuo-società-ecosistema, perdendo anche il senso della propria esistenza. Per dirla con Bateson, «Se questa è l’opinione che avete sul vostro rapporto con la natura, la probabilità che avete di sopravvivere sarà quella di una palla di neve all’inferno».
Se connettiamo il senso e il valore personale al contesto più ampio nel quale viviamo, tenendo conto dei nostri simili, dell’ambiente, della terra che gentilmente ci ospita, forse troveremo azioni che diano risposta alla ricerca di senso. Abbiamo davanti a noi un nuovo anno, pronto per sperimentare l’effetto di ogni buona intenzione.
Auguri a tutti!
Giovanna Giuffredi
Tratto da: Coaching Time