Come gestire il potere delle parole non dette
Approfondimento del video pubblicato su JOB24, canale lavoro del Sole24ore.com
Lasciamo andare, non farmi parlare, tanto è inutile… Ci sono persone che tendono a chiudere le conversazioni senza concludere i discorsi. La sensazione è che non si arrivi da nessuna parte e soprattutto non si affrontino i problemi reali.
E’ il potere delle parole non dette che molti gestiscono.
In questo modo in un secondo momento potranno dire tutto e il contrario di tutto, visto che non si sono esposti.
Come gestire queste persone? Portandole all’angolo con un palleggio serrato di domande. Si tratta di applicare una forma di linguaggio di specificazione, facendo semplice domande. E’ la tecnica definita dalla Programmazione Neuro Linguistica metamodello, che tutti possono imparare ad usare, con un po’ di allenamento.
Ad esempio:
Lasciamo andare … Cosa vuoi lasciare andare?, Lasciamo andare… per ottenere che cosa?
Non farmi parlare… Altrimenti, diresti che cosa? Che vantaggio avresti se ti impedissi di parlare? Cosa accadrebbe se parlassi?
Tanto è inutile… Cosa ti fa dire che è inutile? Cosa servirebbe per rendere utile la conversazione? In che senso è utile evitare di parlarne?
Lo scopo di questo palleggio è fare emergere la vera intenzione di chi boicotta la conversazione.
Nella comunicazione è sempre importante distinguere il livello dei contenuti da quello di relazionale. Si può parlare di sciocchezze in un modo aggressivo, ad esempio, solo per imporsi sugli altri. L’interlocutore vive conflitti relazionali? Ci sono altre questioni irrisolte? Tanto vale arrivare al sodo e affrontare il livello reale della questione in modo aperto e funzionale, per far evolvere la relazione.
Giovanna Giuffredi
Tratto da: Coaching Time