E’ possibile correre veloci, guardando indietro? Forse si, ma il rischio di una caduta è piuttosto alto. Basterebbe volgere lo sguardo in avanti, per diminuire il pericolo di inciampare.
Il passato è la nostra storia, come non tenerne conto? Le nostre esperienze sono una continua fonte di apprendimento. Nel bene e nel male, grazie e a causa del nostro passato siamo ciò che siamo. Ma per alcune persone il passato è un condizionamento vincolante, sia nella vita privata che in quella professionale. “Ogni volta che inizio una nuova storia, so che andrà a finire male, come le altre!”, “ Tentiamo pure di rinnovarci, ma nella nostra azienda, non è mai cambiato nulla… stesse dinamiche cristallizzate…”. Che cosa hanno in comune queste due affermazioni? Il focus è sul fallimento vissuto, non tanto sulle cause, né tanto meno su come meglio procedere. Il nostro futuro si costruisce oggi, attraverso ogni piccolo passo e ogni passo è mosso dalle nostre emozioni e dai nostri pensieri. Se ci aspettiamo il peggio, la nostra mente farà il possibile per accontentarci: ci condurrà verso questa direzione. Per quale ragione dobbiamo castrare un obiettivo, prima ancora di tentare di avvicinarci alla meta? Thomas Edison accese la sua prima lampadina dopo migliaia di tentativi falliti ed è famosa la sua risposta quando gli facevano notare i suoi insuccessi “Beh, ho scoperto un altro modo per non inventare la lampadina!”.
Giovanna Giuffredi