Ampi spazi, grandi silenzi, luce accecante, colori intensi e la bellezza dell’essenza della terra. I Tuareg dicono che Dio creò il deserto affinché gli uomini vi potessero incontrare la loro anima. E certamente ho potuto conoscere meglio la mia, dopo un viaggio tra i deserti della California.
Vivere abbandonando per un periodo la schiavitù del superfluo, eliminare sovrastrutture inutili per assaporare il gusto della verità nelle cose più semplici, è un’esperienza ricca di significati.
E’ la riscoperta del valore dell’autenticità, dell’essenza della propria natura, di quel nucleo potenziante e unico che appartiene a ciascuno di noi e che talvolta perdiamo di vista, anche se è sempre lì e ci segue dovunque andiamo, ma ce ne dimentichiamo.
Con gli anni sprofonda sotto uno strato di “non è il momento… non ho tempo, chissà un giorno…”. Presi dalla routine quotidiana, dai mille impegni, dagli affanni propri e altrui, spesso si sottovaluta l’importanza di trovare del tempo per ascoltarsi.
Non è necessario un viaggio nel deserto per sapere quanti benefici si traggono dal ritrovare il piacere di incontrarsi. Soli con se stessi, senza bluffare, a contatto con la propria anima si può riaccendere la brace delle motivazioni sopite.
Molte persone fingono di essere ciò che non sono e alla fine se ne convincono. Altre si nascondono, mentendo agli altri e a se stessi per timore di non essere accettati e così via. E quanto costa tutto questo? Quanta fatica ed energia sprecata per evitare di essere se stessi? Si arriva alla sera sfiancati, incapaci di provare entusiasmo o piacere per gli aspetti essenziali della vita e ci si ritrova a rincorrere obiettivi che non ci appartengono.
In ciascuno di noi c’è il potere della propria realizzazione, è a portata di mano, basta tenderla a se stessi.
“Il vostro desiderio è la vostra volontà. La vostra volontà è la vostra azione. La vostra azione è il vostro destino” (Brihadaranyaka Upanishad IV, 4,5)
Giovanna Giuffredi