ESSERE O APPARIRE?

Qualcosa nell’aria sta cambiando, dopo decenni in cui veniva ricercata fino all’esasperazione una facciata omologata ai canoni ritenuti di successo, oggi le persone stanno scoprendo il valore dell’autenticità, di essere quello che si è. Si presta più attenzione al senso delle parole, piuttosto che alla forma della bocca che le pronuncia, si apprezza il pensiero ricco di contenuti e valori, piuttosto che una faccia ritoccata.

E la cosa straordinaria che noto in questo periodo è che le antenne della consapevolezza sono sempre più all’erta nel cogliere e riconoscere i messaggi veri da quelli artefatti. Come ha potuto una conduttrice, ritenuta comica e dissacrante come la Littizzetto, catturare l’ascolto di milioni di telespettatori con parole pronunciate contro la violenza delle donne e a favore di cause sociali? I suoi messaggi sono arrivati diretti, convincenti e credibili. Si coglieva la sua convinzione in ciò che diceva e soprattutto nel modo in cui lo diceva.

Oggi le persone sono più diffidenti, il periodo generale di crisi ha reso tutti più attenti a certi segnali, anche su chi dovrà governarci. Se il politico di turno vuole dare di sé un’immagine che ha costruito per sedurre i suoi potenziali candidati e questa è distante dalle sue vere intenzioni, l’effetto sarà opposto alle sue aspettative: non verrà creduto, generando sfiducia in chi l’ascolta. Non funziona più la strategia dell’imbonitore.

Le persone oggi hanno la capacità di cogliere i segnali della congruenza o meno. Segnali apparentemente impercettibili che fanno collegare l’uso di certe parole con il tono, il timbro e la modulazione della voce. Uno sguardo comunica la convinzione solo se questa esiste davvero e i gesti sono il corollario per dare forza o per sminuire il senso delle parole. Non basta più aver frequentato un corso di comunicazione per convincere le persone, occorre che ci sia coincidenza tra il contenuto e contenitore, tra il senso del messaggio e chi lo pronuncia.

Il nostro cervello primordiale, che permetteva ai nostri avi di fiutare nell’aria i pericoli dell’ambiente, oggi vive una nuova vita e a livello istintivo, sa discernere l’opera autentica dalla copia.

La sfida è quindi avere il coraggio di vivere la nostra autenticità. Già molti secoli fa Pindaro, salutava i suoi discepoli con un augurio potente “Diventa ciò che sei”.

Giovanna Giuffredi

Tratto da: Coaching Time

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