Le nostre esigenze sono lì, vitali, anche se impolverate, chiedono solo di essere rispettate e se non lo facciamo, inviano segnali inconfondibili…
C’è aria di nuovo, le mimose stanno già spuntando e come loro, anche molti di noi escono dal letargo. C’è voglia di definire, chiarire, sistemare ciò che è in sospeso: situazioni personali, di cuore o lavorative. Desideri più o meno vaghi che cercano solo la strada per essere realizzati.
A volte è difficile avere le idee chiare su dove si vuole andare e su come arrivarci, ma è pur vero che se non si sa dove andare, non si va da nessuna parte. Anche se, ogni tanto, si ha voglia di stare fermi a guardare, ad aspettare, ad elaborare…
In ogni caso, è importante leggersi dentro, ritrovarsi per dare delle risposte a richieste latenti. Siamo spesso disponibili ad esaudire le pretese del mondo intero, mentre i nostri bisogni scivolano in secondo piano, sempre più in fondo, sotto strati di incombenze che non sempre ci appartengono.
Ma le nostre esigenze sono lì, vitali, anche se impolverate, chiedono solo di essere rispettate e se non lo facciamo, inviano segnali inconfondibili: malessere, insoddisfazione, disagio, senso di frustrazione. L’energia cala, passa la voglia di fare e di cambiare, peggiorando la situazione.
Come uscirne fuori?
Cominciando ad interrogarci. Prendiamo carta e penna e rispondiamo a semplici domande:
1. In questo momento della mia vita , che cosa voglio ottenere?
Il condizionale è vietato! Quindi non: “Che cosa vorrei ottenere?”, ma concentratevi su: “Che cosa voglio ottenere?. Trovate almeno 10 obiettivi, piccoli o grandi, immediati o a lungo termine e scrivete tutto ciò che vi viene in mente.
2. Quali sono le mie priorità?
Davanti al vostro elenco, rileggendo i vostri desideri, provate ora ad individuare ciò che è più importante e urgente. Come? Ascoltandovi, cogliendo le sensazioni che provate dentro di voi mentre lo sguardo scorre sulle vostre parole. Capirete presto quali obiettivi sono prioritari e forse sono proprio quelli che sembrano irraggiungibili. Non fatevi condizionare da eventuali paure di non riuscire. Sentitevi CAPACI e meritevoli di ottenere tutto ciò che avete scritto. Infine, riscrivete un nuovo elenco, secondo l’ordine di priorità.
3. È veramente ciò che voglio?
È una verifica ulteriore. Un passaggio più razionale per verificare se ciò che vi siete posti come meta, risponde veramente ai vostri bisogni o è solo la risposta alle richieste di altri, per far contenti questi o quelli. State ragionando sulle vostre motivazioni profonde. Sono quelle che vi sosterranno, che vi accompagneranno, sono i punti fermi su cui contare, anche se vi sentirete scoraggiati.
4. Che cosa può impedirmi di raggiungere i miei obiettivi?
Si tratta ora di avere una visione realistica della fattibilità dei vostri obiettivi. Scoprirete che molti di quelli che appaiono impedimenti sono solo il frutto di pensieri negativi, di condizionamenti mentali: “Tanto non ci riuscirò mai…”; “Figurati se potrei ottenere…”, ecc. Il più grande ostacolo alla riuscita dei nostri obiettivi, siamo noi stessi, con le nostre paure e insicurezze. Scartate solo ciò che veramente vi sembra irrealizzabile e cercate di concentrare le vostre energie sulle prime posizioni della vostra lista.
Poche domande, per guardare al futuro in maniera propositiva, per ritrovare le motivazioni a procedere, per dare risposta alle vostre più autentiche richieste.
Giovanna Giuffredi
Tratto da: Coaching Time